Tre imperdibili novità tolkieniane uscite per Bompiani – I Parte: J.R.R. Tolkien, Mr. Bliss

di Emilio Patavini


Il 26 ottobre sono uscite nelle librerie tre pubblicazioni tolkieniane per Bompiani: Mr. Bliss e due volumi di Wayne G. Hammond e Christina Scull, L’arte dello Hobbit e L’arte del Signore degli Anelli.

Finalmente Mr. Bliss è tornato disponibile dopo 22 anni, questa volta in formato cartonato, in un’edizione rilegata con una bellissima copertina in tela verde e pagine in formato da 150 mm x 210 mm. La traduzione è sempre di Francesco Saba Sardi. L’arte dello Hobbit è una ristampa del volume uscito nel 2012 e tradotto da Riccardo Valla.

L’arte del Signore degli Anelli, finora inedito in Italia, è stato tradotto da Alberto Gallo. Il 2 novembre è uscita anche la prima edizione italiana de I Lai del Beleriand, terzo volume della Storia della Terra di Mezzo, tradotto da Luca Manini. Ma analizziamo più in dettaglio queste nuove uscite. Lo faremo in tre distinti articoli che pubblicheremo a distanza di una settimana.

J.R.R. Tolkien, Mr. Bliss (Bompiani 2022). Data di uscita: 26 settembre. Traduzione di Francesco Saba Sardi. 112 pp. 15€

Scritto probabilmente nell’estate del 1928, Mr. Bliss è stato pubblicato postumo nel 1982.

Nel 1937 la casa editrice Allen & Unwin si dimostrò interessata a pubblicarlo, ma il progetto non andò in porto a causa dei costi proibitivi che avrebbe comportato la riproduzione delle illustrazioni a colori.

Nel 1957 il manoscritto di Mr. Bliss, assieme a quelli de Lo Hobbit e de Il Cacciatore di Draghi, furono venduti e inviati alla Marquette University di Milwaukee, Wisconsin, dove ancora oggi sono conservati.

Nel 1964 il manoscritto di Mr. Bliss giunse all’attenzione dello studioso Clyde S. Kilby, che propose a Tolkien di pubblicarlo negli Stati Uniti, ma anche questa volta il progetto fallì. Nella sua Biografia di Tolkien, Humphrey Carpenter suggerisce che Mr. Bliss risalga al 1932, anno in cui Tolkien acquistò la sua prima automobile – una Morris da lui soprannominata “Old Jo” dalle iniziali della targa. A quel tempo non c’erano esami della patente e Tolkien era un guidatore piuttosto spericolato: i figli John e Priscilla ricordano una gita in macchina alla fattoria dello zio Hilary in cui non solo il padre andò fuori strada e demolì un muretto, ma riuscì anche a bucare le gomme.

Tuttavia, in una lettera al Sunday Times del 1982, Joan Tolkien (moglie di Michael Tolkien) scrisse che la storia era stata scritta per i tre figli del Professore nel 1928, affermando inoltre che l’automobile di Mr. Bliss si ispirava alla macchinina giocattolo posseduta da Christopher e che i tre orsi della storia devono molto ai teddy bears dei piccoli Tolkien.

Mr. Bliss è un libro illustrato per bambini, la cui curiosa e surreale vicenda è stata paragonata alle opere di Beatrix Potter, per il ricorso all’Inghilterra rurale come ambientazione e per la sua buona dose di umorismo ironico, o anche a Il vento nei salici di Kenneth Grahame. A dire il vero, l’atmosfera di questa fiaba moderna ricorda molto la bucolica Contea degli Hobbit, tanto è vero che fanno la loro comparsa due personaggi che dovrebbero suonare familiari ai lettori de Il Signore degli Anelli: il vecchio Gaffer Gamgee (soprannome di Ham Gamgee, padre di Sam) e il Sergente Boffin (Boffin è un cognome hobbit).

Mr. Bliss è un eccentrico personaggio a cui piace indossare cappelli altissimi, tiene in giardino un animale dal collo lunghissimo chiamato Giraniglio (Girabbit nell’originale) ed è il protagonista di una divertente serie di disavventure dopo che una mattina decide di comprarsi un’automobile gialla dalle ruote rosse. La presenza dei facsimile del manoscritto a fronte permette di ammirare le splendide illustrazioni di Tolkien e di provare a decifrare la sua peculiare grafia.

Nota: si ringrazia l’Ufficio Stampa Giunti per aver gentilmente inviato una copia del libro al recensore.

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Emilio Patavini (Genova, 2005). Appassionato lettore di fantasy, fantascienza, weird e horror, si interessa di letterature medievali germaniche, mitologia comparata e di studi sulla vita e le opere di J.R.R. Tolkien. Si occupa in particolare delle fonti di ispirazione mitologiche, letterarie e linguistiche di Tolkien e le loro influenze sul legendarium, e del rapporto tra Tolkien, il fantasy e la fantascienza. Nel 2019 ha tenuto una conferenza su Tolkien dal titolo “Tolkien Ritrovato”. È stato membro della Tolkien Society inglese e ha scritto articoli e recensioni per Amon Hen: Bulletin of the Tolkien Society, LibriNuovi (http://librinuovi.net/) e Liberidiscrivere (https://liberidiscrivere.com/). È intervenuto in varie puntate della web-radio “La Voce di Arda”. Nel dicembre 2020 è entrato a far parte della redazione di Tolkien Italia.