Will Sherwood: Una scorciatoia che porta ai funghi

di Will Sherwood


Ci sono quattro punti chiave da prendere in considerazione sullo sviluppo del capitolo IV, Una scorciatoia che porta ai funghi:

  1. I nomi degli Hobbit,
  2. Lo sviluppo della mappa della Contea,
  3. Il Vecchio Maggot e il suo cane (o i suoi cani),
  4. La Presenza dei Cavalieri Neri,

È necessario ricordare che, nelle Fasi Uno e Due, lo scopo e la direzione in cui si proiettava il racconto che si sviluppava erano di gran lunga differenti rispetto alla storia finale. Crifosso è stata introdotta nella Fase Due ma lo scopo della missione non aveva preso forma appieno. I capitoli della Fase Uno non avevano un titolo, così Christopher li ha adeguatamente intitolati per la pubblicazione in The History of Middle-Earth. Nella Fase Uno il capitolo Una scorciatoia che porta ai funghi si intitolava Alla fattoria del Vecchio Maggot e la Terra di Buck e comprendeva la storia contenuta in Una scorciatoia che porta ai funghi e Una congiura smascherata. Il titolo Una scorciatoia che porta ai funghi è stato introdotto nella Fase Due ed è la seconda versione del capitolo. Nella prima versione, la prima metà del capitolo assume approssimativamente gli stessi contorni del prodotto finale. Nella seconda sezione (la casa del Vecchio Maggot), il personaggio del Vecchio Maggot ha avuto bisogno di subire alcuni cambiamenti necessari e gli eventi che accadono nella casa di Maggot hanno richiesto alcune modifiche per preparare la versione pubblicata.

Questo post riporterà anche delle note per la prima volta (solo “Per vostra informazione”).

1. I nomi degli Hobbit

Tolkien ha scambiato e modificato frequentemente i nomi degli hobbit tra la Fase Uno e la Fase Tre. Oltre ai quattro hobbit principali attorno ai quali il racconto avrebbe girato intorno, anche i nomi di molti altri hobbit sono stati cambiati. È stato affascinante condurre questa indagine nello sviluppo de Il Signore degli Anelli dal momento che mi sono accorto di supplementi e di modifiche che non ti aspetteresti necessariamente da Tolkien. Per esempio, c’erano due hobbit chiamati come personaggi shakespeariani. Prospero viene dall’ultimo dramma di Shakespeare, La tempesta, ed è stato a lungo considerato una rappresentazione del Bardo stesso. Tolkien indebolisce l’autorevolezza di Prospero dandogli la parte di un hobbit che balla sul tavolo alla festa di Bilbo e Bingo. Il nome è poi stato scartato comunque, poiché Tolkien lo ha cambiato nella Fase Due1. Il secondo nome shakespeariano è rimasto nel legendarium ed è Fortinbras. Nell’Amleto, Fortinbras e Fortinbras II sono rispettivamente il re ormai deceduto e il principe di Norvegia. Nel legendarium di Tolkien Fortinbras II è uno dei cugini di Bilbo (figlio di Isumbras IV, nipote di Gerontius Tuc).

I nomi dei quattro hobbit principali sono cambiati di frequente e i commenti di Christopher mostrano come possa essere complicato seguire le tracce delle modifiche. Come abbiamo visto in precedenza, Tolkien ha cambiato il nome Bingo in Frodo solo per un secondo, prima di decidere di essere troppo legato a Bingo. La seconda volta che lo ha cambiato in Frodo, lo ha cambiato per sempre.

La foto sotto riassume al meglio i cambiamenti più importanti:

Foto pubblicata sulla pagina Facebook del Marion E. Wade Centre

Dalla sua introduzione, il nome di Sam non è mai cambiato. Ha preso i tratti da Odo e lentamente è cresciuto come il quarto membro del gruppo. Odo comunque è diventato Pipino, Bingo è diventato Frodo, e Marmaduke è diventato Merry.

2. Lo sviluppo della mappa della Contea

La Fase Uno e la Fase Due hanno visto la Contea crescere costantemente. I Quattro Decumani sono stati introdotti nella versione della Fase Due di Una congiura smascherata e sebbene la configurazione sia rimasta la stessa, c’erano dei dettagli che sono stati aggiunti e modificati mano a mano che Tolkien è andato avanti con la scrittura2.

In The Return of the Shadow, dopo la prima versione del capitolo, Christopher ha dedicato una sezione alla Nota sulla mappa della Contea che descrive l’estensione di sei mappe della Contea. Le prime quattro sono state fatte da Tolkien e le ultime due da Christopher. La prima è riprodotta come frontespizio del volume The Return of the Shadow e può essere trovata qui sotto. La maggior parte delle mappe si estendono oltre nella Terra di Mezzo, rispetto alle loro prime rappresentazioni: la seconda raggiunge i Luoghi Lontani; la terza comprende il territorio da “Pietraforata nell’ovest fino alla Frattalta della Terra di Buck”; la quarta si estende fino a Brea; la quinta è stata fatta da Christopher nel 1943 con i gessetti; la sesta è quella che è stata pubblicata ed è apparentemente stata fatta “non molto tempo prima della sua pubblicazione”.3

La Nota sulla mappa della Contea prosegue occupandosi di un paio di aggiustamenti riguardo a dove si trovano la Terra di Buck e Buckburgo in relazione a Boschesi.

(la prima mappa della Contea “arricchita per gradi, e realizzata a matita e con inchiostro rosso, blu e nero”,4 il frontespizio di Return of the Shadow)

(segue a p. 2)


Note:

1 Tolkien, J.R.R., The History of Middle-earth: The Return of the Shadow, a cura di Christopher Tolkien, HarperCollins, 1988, p. 215

2 Ivi, p. 298

3 Ivi, p. 107

4 Ibid.