Una nuova stella fra le “Pléiade”

Le opere di J.R.R. Tolkien verranno inserite in una delle più importanti risorse bibliografiche francesi, stando a una recentissima segnalazione comparsa sia a mezzo stampa che in Rete.

Dopo l’annuncio dell’ ingresso nel catalogo della Bibliothèque de la Pléiade del grande scrittore portoghese Antonio Lobo Antunes, le edizioni Christian Bourgois avranno anche il piacere di far figurare il loro autore di riferimento J.R.R. Tolkien (1892-1973). Una consacrazione in più per l’ autore de Il Signore degli Anelli, il geniale creatore della Terra di Mezzo.

Recita pressappoco così un trafiletto del giornale Le Figaro, gentilmente condiviso lo scorso venerdì (23 Novembre, NdR) dai gestori del sito web tematico transalpino Tolkiendil, sulla pagina Facebook dell’omonima associazione che si occupa di promuovere l’opera di J.R.R. Tolkien in Francia.

La Bibliothèque de la Pléiade è una prestigiosa collana di libri nota a livello mondiale e ideata nel 1923, in terra transalpina, da J. Schiffrin. La raccolta è stata successivamente acquistata nel 1931 dalla casa editrice Gallimard. Dal 1933 in poi la collana, che è costituita da opere di autori classici o ritenuti potenzialmente idonei a divenirlo, acquisisce progressivamente grande prestigio e, ad oggi, i suoi volumi risultano molto ambiti dai collezionisti di tutto il mondo. I volumi si distinguono per la grande accuratezza, tanto estetica quanto strutturale. Caratteristiche peculiari la realizzazione delle pagine in pregiata carta “India”, la rilegatura rigorosamente in pelle e i caratteri in oro. Particolarmente accurate le traduzioni, i commenti e le introduzioni, prestigiosi i curatori di ogni volume. Fra i nomi presenti nella collana si trovano C. Baudelaire, Voltaire, M. de Cervantes, V. Hugo, F. Dostoevskij, J. Joyce, L. Pirandello, R. Queneau (egli stesso curatore, per un periodo, de “L’ Encyclopédie de la Pléiade” ), S. de Beauvoir.

Sebbene non esaustiva, la rassegna or ora ripercorsa rende l’idea della portata dell’evento. Se l’introduzione delle opere del Professore nell’alveo della Bibliothèque non può che essere accolta come l’ennesima conferma della rilevanza di Tolkien nel panorama letterario mondiale, nell’operazione condotta dalla casa editrice è possibile scorgere una valenza ben maggiore di una mera certificazione di qualità del “marchio Tolkien”, già di per sé portatore di una dignitas tale da renderlo meritevole di partecipare a un immaginario convivio con gli Autori testè citati.

In un ottica di mutua celebrazione, e sullo sfondo di importanti risvolti commerciali, la scelta di Gallimard è evidentemente riposta sulla convinzione che le opere di Tolkien (non a caso definito “autor phare” nel comunicato)  possano portare un significativo arricchimento a una collana che gode già di indiscusso prestigio.

Annotiamo a margine che un’operazione congiunta ha dato vita da qualche lustro a una controparte italiana di questo prestigioso cataloco.  La Biblioteca della Pléiade è una collana editoriale italiana, nata nel 1992 da un sodalizio commerciale che ha visto la casa editrice Einaudi affiancarsi per l’occasione a Gallimard. Si rifà, sia per quel che concerne la veste tipografica sia per ciò che riguarda il valore filologico-critico dei volumi, alla consorella francese protagonista dell’operazione che qui riportiamo.

Nessun ulteriore dettaglio è stato diffuso dalla casa editrice. Per parte nostra saremo lieti di informarvi su eventuali, prossimi sviluppi.

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