Il Medievale nella Terra di Mezzo: la Mappa di Thror

di Thijs Porck


Come professore di filologia anglosassone all’Università di Oxford, J.R.R. Tolkien non poté fare a meno di ispirarsi alla lingua e alla letteratura che studiò e insegnò. Come risultato, il suo mondo immaginario è infuso di materiale culturale del Medioevo, in particolare di lingua e letteratura Antico Inglese. In questo articolo esamino la Mappa di Thror.


La Mappa di Thror

Stampata sul frontespizio de Lo Hobbit, la mappa di Thror è per molti lettori il primo sguardo sull’universo fittizio di Tolkien. Un secondo sguardo rivela che questa non è una mappa ordinaria. In primis, il suo orientamento sembra sbagliato: l’est è in alto, il nord a sinistra, l’ovest in basso. In più la mappa contiene piccoli disegni, come una montagna, un drago e una ragnatela, accompagnati da piccole didascalie come “ci sono ragni”. Più evidente, forse, è lo strano alfabeto (scoperto e identificato dal Elrond come “lettere lunari”) e la piccola mano sulla sinistra, che punta ad altre lettere lunari. Davvero una strana mappa. Ma forse non è strana per chi è familiare con tutto ciò che riguarda il Medioevo.

Una mappa medievale: La Mappa del Mondo di Cotton

Questa mappa di origine anglosassone che raffigura il mondo, disegnata a Canterbury tra il 1025 e il 1050, mostra varie similitudini con la mappa di Thror ideata da Tolkien. Prima di tutto, le due mappe hanno lo stesso orientamento. Est in alto, nord sulla sinistra e ovest in basso (si può vedere chiaramente dal fatto che l’Inghilterra è in basso a sinistra) – una caratteristica tipica delle mappe medievali (prima che arrivasse la bussola, l’est, ovvero dove sorge il sole, era la posizione più facile da trovare). In più la Mappa del Mondo Cotton, come quella di Tolkien, contiene vari disegni, come due uomini che combattono nel sud dell’Inghilterra, piccoli disegni di città come Roma e Gerusalemme, e montagne (anche il monte Ararat in Armenia con una piccola Arca di Noè). Infine, la mappa anglosassone accompagna alcuni di questi disegni con delle descrizioni; per esempio, l’immagine di un leone in Cina, dove viene detto «hic abundant leones» (“qui ci sono molti leoni”) – non diversamente dal disegno di Tolkien che raffigura un ragno vicino al testo «qui ci sono ragni».

Mappa del Mondo di Cotton, © THE BRITISH LIBRARY, COTTON TIBERIUS B V

Infatti, non è azzardato pensare che Tolkien abbia preso ispirazione dalla mappa di Cotton – il manoscritto, Cotton Tibius B v, contiene una versione delle Meraviglie d’oriente (un bestiario), del quale un’altra versione è contenuta nel manoscritto del Beowulf, che fu studiato a fondo da Tolkien.

Dettagli della Mappa del Mondo di Cotton. Da sinistra a destra, la Britannia, il Monte Ararat con l’Arca di Noè, un e leone.

Scrittura strana: le Lettere Lunari sono rune anglosassoni

Il fatto che solo Elrond sia in grado di decifrare le lettere della luna potrebbe farle sembrare strane e antiche; ma si rivelano essere molto più vicine a noi di quello che sembra. Tolkien basò le sue lettere lunari sul ”futhorc” anglosassone, l’alfabeto runico usato per brevi iscrizioni su pietra, legno e metallo. Utilizzando l’alfabeto runico anglosassone, si può decifrare il messaggio sulla mappa di Thror come «Stand by the grey stone when the thrush knocks and the setting sun with the last light of Durin’s Day will shine upon the keyhole» (“Sta’ vicino alla pietra grigia quando picchia il tordo e l’ultima luce del sole che tramonta nel Giorno di Durin splenderà sul buco della serratura”). La lettura inglese delle rune è conservata anche in alcune versioni in lingua straniera de Lo Hobbit, inclusa quella olandese.

Da sinistra a destra, il futhorc anglosassone e la didascalia runica della Mappa di Thror

Manicula: Piccole mani ai margini dei manoscritti medievali

Le piccole mani che puntano verso un’altra serie di lettere (che, ancora, possono essere decifrate usando il futhorc anglosassone) ricorda delle analoghe piccole mani che si trovano nei manoscritti medievali. Queste cosiddette maniculae venivano aggiunte ai margini per mettere in evidenza parti di testo importanti per il lettore. La piccola mano sulla mappa di Thror ha un funzione simile. 

Da sinistra a destra, la ‘manicula’ sulla Mappa di Thror ed esempi di ‘maniculae’ dell’inizio del XIV secolo. © THE BRITISH LIBRARY, ROYAL MS 12 E.XXV (ROYAL MS 12 E.XXV (SOURCE)

In conclusione, la mappa, che fa da introduzione alla Terra di Mezzo per ogni lettore, mostra immediatamente il carattere medievale del mondo che rappresenta. Benvenuti nella Terra di Mezzo? Sarebbe meglio dire: «Benvenuti a middangeard!»


© 2021 by Thijs Porck. Tradotto con il permesso dell’autore. L’articolo originale in inglese si può trovare qui

Traduzione di Greta Bodin

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