OXFORD, 31 ottobre – Le Bodleian Libraries hanno conferito la Medaglia Bodley a Christopher Tolkien, figlio del celebre autore John Ronald Reuel Tolkien. Si tratta del più alto riconoscimento delle biblioteche dell’Oxford University
Nel comunicato di oggi la più antica e principale congregazione delle biblioteche dell’University of Oxford ha insignito il figlio ed esecutore letterario di J.R.R. Tolkien del più alto loro riconoscimento, rivolto a persone associate all’università che si sono distinte per contributi straordinari nei campi di cui la Biblioteca Bodleiana custodisce il sapere. Tra i vincitori più noti ci sono i fratelli Attenborough, il poeta e prof. Seamus Heaney (autore della più apprezzata traduzione poetica di Beowulf), il cosmologo Stephen Hawking, l’inventore del World Wide Web Tim Berners-Lee, l’attrice Maggie Smith, la grande classicista prof.ssa Mary Beard e perfino Rupert Murdoch.
La ragione del riconoscimento è stata dichiarata brevemente da Richard Ovenden, Bibliotecario della Bodleian dal 2014: «Il contributo di Christopher Tolkien da studioso e curatore è stato immenso. Senza la sua dedizione e il suo impegno, le opere di suo padre non avrebbero raggiunto una platea così numerosa; e senza la sua ricerca ed erudizione non sarebbero state presentate ad un tale completezza o con una simile autorità».
Il comunicato menziona l’opera meno conosciuta al grande pubblico relativa alla sua mitologia originale, da Il Silmarillion alla pubblicazione dei manoscritti puri in The History of Middle-Earth, fino al libro di prossima uscita Beren e Lúthien; ma non si dimentica della statura accademica di Tolkien e di come Christopher da suo pari l’abbia fatta emergere nelle pubblicazioni postume, su tutti Beowulf. Un riconoscimento che lo stesso Christopher John Reuel Tolkien, anch’egli avendo nell’Oxford University la propria alma mater e da ex-docente, ha accolto con calore:
«Sebbene non abbia mai ricercato nulla di nemmeno lontanamente simile, è per me motivo di speciale gratitudine il ricevere la Bodley Medal in quanto afferma l’importanza unica della creazione di mio padre e riconosce alla ricerca su Tolkien un posto degno nella Repubblica delle Lettere. Mi dà un particolare piacere il fatto che il premio provenga e sia ideato dalla Bodleian, dove risiede gran parte dei manoscritti di mio padre e dove custodisco ricordi lieti della biblioteca stessa».
Cominciata nel 1979, la collezione dei manoscritti di Tolkien alla Bodleian (Tolkien Archive) è la più grande del mondo, cui ogni studioso del Professore di Oxford desidera aver accesso per poter trovare conferma delle proprie tesi o eventualmente scoprire dettagli ed elementi inediti della sua produzione. L’ultimo ingresso è stata la riscoperta mappa annotata dall’autore, che la biblioteca han quasi subito provveduto ad esporre.
Lo stretto rapporto con Tolkien (cominciato invero sin da quando era professore nell’istituto) proseguirà nel 2018: Bodleian sta preparando una mostra che aprirà nel settore Weston. Una nota lasciata a margine del comunicato che invece costituisce una notizia di assoluto rilievo.
Non possiamo che unirci alla Tolkien Society nel plaudere alla decisione della Bodleian, che oltre al ruolo dell’opera di J.R.R. Tolkien afferma la reale dimensione del lavoro del figlio Christopher a pochi giorni dall’annuncio della pubblicazione di Beren e Lúthien e le puntuali quanto impertinenti polemiche intorno alla sua figura.
Vedi anche:
- Beren e Lúthien è l’ennesimo riciclaggio di Christopher Tolkien a fini di mero profitto?
- La mappa annotata da Tolkien acquistata dalla Bodleian Library