Al Drago Verde: un viaggio nell’universo di Tolkien tra fede e narrativa

di Alberto Nutricati

Una conversazione informale ma profonda sull’autore del Signore degli Anelli

Immaginate di sedervi al tavolo del “Drago Verde”, la celebre locanda della Contea dove gli avventori chiacchierano sui Baggins davanti a una birra. È proprio questa l’atmosfera che Mauro Toninelli ricrea in Al Drago Verde. Quattro chiacchiere su Tolkien (Cittadella Editrice, 2023), un libro che unisce rigore filologico e tono divulgativo per esplorare l’universo del padre della Terra di Mezzo.

Non lasciatevi ingannare dal titolo apparentemente informale: dietro le “quattro chiacchiere” si nasconde un’analisi densa di stimoli e riflessioni, capace di illuminare aspetti meno noti dell’opera tolkieniana senza mai risultare pesante o eccessivamente tecnica. La scelta della locanda come immagine guida riflette perfettamente il taglio conversazionale che Toninelli dà al suo lavoro.

Un omaggio nel cinquantenario

Pubblicato nell’anno del cinquantesimo anniversario della morte di Tolkien (2023), il libro rappresenta un sentito tributo al Professore di Oxford. Il volume si pone in feconda continuità con il precedente lavoro di Toninelli, Colui che raccontò la Grazia. Una rilettura de “Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien (Cittadella Editrice, 2019), quasi a comporre un dittico che delinea un percorso organico di approfondimento sul pensiero e sull’opera tolkieniani. Se nel primo libro l’autore aveva offerto una rilettura del capolavoro letterario del Professore, qui amplia lo sguardo abbracciando l’intera visione del mondo di Tolkien, la sua vita, la sua fede, il suo modo di intendere la Storia e le storie.

Cosa troverete nel libro

I primi due capitoli svolgono una funzione preparatoria fondamentale, di natura metodologica. Toninelli chiarisce fin da subito la sua intenzione: esplorare la complessità del mondo tolkieniano con un approccio “inclusivo”, lontano da letture parziali o riduttive. È un invito esplicito a non appiattire l’opera di Tolkien su una sola chiave interpretativa, ma ad accogliere la ricchezza di piani di lettura che essa offre.

Il cuore del saggio si articola poi in tre direzioni complementari:

  • La biografia di Tolkien e il suo riverbero sui personaggi. Il terzo capitolo, significativamente intitolato Non conosco la strada, si addentra nelle vicende personali dell’autore, mostrando come le sue esperienze e le sue vicissitudini abbiano plasmato alcuni dei suoi personaggi più memorabili. È un viaggio che ci fa scoprire quanto di Tolkien stesso viva in Frodo, in Sam, negli altri abitanti della Terra di Mezzo.
  • Il rapporto profondo con i sacramenti, ricostruito nel quarto capitolo attraverso un’attenta lettura dell’epistolario tolkieniano. Qui Toninelli attinge con precisione alle testimonianze dirette di Tolkien, facendo emergere la dimensione sacramentale che permea la sua visione del mondo e della vita.
  • Il concetto di Storia/storia (con la maiuscola e la minuscola), al centro del quinto capitolo. Toninelli offre una puntuale disamina dell’uso dei termini history e story nelle opere tolkieniane, talvolta distinti dall’iniziale maiuscola per sottolinearne differenze sostanziali. È un’analisi che attesta come Tolkien concepisse il rapporto tra la grande Storia collettiva e le piccole storie individuali.

I due capitoli conclusivi rivelano l’aspirazione profonda che muove tutta l’opera di Tolkien: inserire «la storia, sua e di ciascuno, dentro un orizzonte di santificazione e di speranza, nonostante tutto e nonostante le vicende a volte siano apparentemente oscure e cupe». È qui che emerge con forza la visione cristiana del Professore, la sua fede nell’eucatastrofe, nel lieto fine che redime anche il dolore più profondo.

Il pregio dell’approccio

Il grande merito di Toninelli sta nel ripercorrere le orme di Tolkien senza forzature o interpretazioni arbitrarie. Come sottolinea il teologo Raffaele Maiolini nella Prefazione, la forza di questo lavoro sta nel «far parlare Il Signore degli Anelli attraverso Tolkien e Tolkien attraverso Il Signore degli Anelli».

Prosegue Maiolini: «Perché più si ha la grazia di avere accesso alle lettere in cui Tolkien si dice, più si ha la pazienza di sostare sulla sua vita, più si manifesta l’intrinseca dimensione cristiano cattolica che lo ha letteralmente abitato… da cima a fondo». È un dialogo fruttuoso tra testo e autore che arricchisce la comprensione dell’opera e la sottrae a pericolose letture unilaterali, siano esse puramente fantasy escapiste o, all’opposto, rigidamente allegoriche.

L’approccio di Toninelli rispetta la complessità di Tolkien, che fu filologo, credente, reduce di guerra, padre, marito, accademico: tutte dimensioni che confluiscono nella sua creazione letteraria senza mai schiacciarsi l’una sull’altra.

Perché leggerlo

Al Drago Verde è una lettura preziosa e stimolante per diverse categorie di lettori:

  • Gli appassionati tolkieniani che vogliono andare oltre la superficie narrativa e approfondire la dimensione cristiano-cattolica dell’autore, scoprendo come la sua fede abbia nutrito e plasmato la sua immaginazione subcreativa.
  • Gli studiosi e i cultori della letteratura fantasy che cercano strumenti critici per comprendere le radici profonde del genere e il modo in cui Tolkien ha saputo innestare mito, fede e storia nella narrazione moderna.
  • I lettori curiosi che desiderano scoprire le infinite sfaccettature della Terra di Mezzo e capire perché quest’opera continui a parlare così potentemente al cuore dell’uomo contemporaneo.
  • Chiunque ami le storie che parlano di speranza anche nell’oscurità, di piccoli gesti eroici, di amicizia e sacrificio, e voglia comprendere la visione del mondo che sta dietro a questi temi universali.

Toninelli traccia un sentiero privilegiato per esplorare un mondo che continua ad affascinare generazioni di lettori, con uno sguardo colto ma accessibile che rende giustizia alla complessità di un universo narrativo straordinario. Il libro si legge con piacere, come una vera conversazione al tavolo di una locanda, ma lascia nel lettore interrogativi profondi e nuove prospettive di lettura.

In un’epoca in cui Tolkien viene spesso ridotto a fenomeno pop o a semplice intrattenimento, Al Drago Verde ci ricorda che la Terra di Mezzo è anche, e forse soprattutto, un luogo dove incontrare domande essenziali sul senso della vita, sulla lotta tra bene e male, sulla possibilità della redenzione. Un libro che merita di essere letto e meditato, proprio come l’opera del Professore che esso celebra.


Scheda libro:

  • Al Drago Verde. Quattro chiacchiere su Tolkien
  • Autore: Mauro Toninelli
  • Editore: Cittadella Editrice
  • Anno: 2023
  • Pagine: 166
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