Meno di 2 mesi al Corso sulle Lingue Elfiche, al via i preparativi! Solo a Bologna?

Lingue Elfiche preview

Gli aspetti meravigliosi e immaginifici dell’opera tolkieniana sono innumerevoli, come sta emergendo anche dall’attuale ripresa dei molteplici filoni di studio. Naturalmente le lingue sono tra questi: moltissimi lettori hanno prima o poi desiderato di parlare fluentemente qualcuno degli idiomi della Terra di Mezzo, o comunque vi hanno fantasticato in qualche modo. D’altro canto è lo stesso Professore a ribadire a più riprese la centralità della linguistica tra le colonne portanti del suo impianto narrativo, in varie lettere e documenti.

Complice anche la nuova ventata di popolarità scaturita dalla nuova trilogia cinematografica, che ha rimesso al centro della scena il mondo di Arda con i suoi reami, le sue stirpi e le rispettive culture, ci siamo quindi chiesti se i tempi non fossero maturi per approfondire la tematica con una vera e propria offerta formativa – anche alla luce della mole di documentazione specifica diffusa negli ultimi anni, che ha colmato molte delle lacune preesistenti e reso possibile un’operazione che anche solo ai tempi della prima trilogia a stento sarebbe stata possibile, a meno di non accontentarsi di un prodotto alquanto incompleto.

PERCHÉ IMPARARE L’ELFICO?
L’intervista con il docente Gianluca Comastri

La notevole ed entusiastica risposta ricevuta all’annuncio che ipotizzava l’eventualità di un ciclo di appuntamenti dedicati alla linguistica ci ha quindi convinti a passare all’azione, con un progetto di respiro alquanto ampio. Rispetto alla comoda prospettiva di confezionare qualcosa del tipo “l’elfico in venti lezioni” abbiamo immaginato di allargare gli orizzonti e di darci obiettivi più sfidanti, ma indubbiamente più gratificanti e dalle potenzialità maggiori: iniziare la costruzione di un ambiente didattico sulla linguistica tolkieniana il più vasto possibile e a vari livelli di approfondimento, dalle basi teoriche più elementari fino ai concetti più evoluti e speculativi, che non si limitasse al solo lato tecnico della linguistica ma che ne mettesse in evidenza soprattutto il ruolo che ha avuto nella concezione del Professore, puntando anche al coinvolgimento di quanti più interessati possibile per formare e via via consolidare un gruppo di studio vero e proprio.

Siccome però è dal primo passo che si deve partire, l’esordio non poteva che avvenire attraverso un corso introduttivo di livello base: sarà articolato in cinque serate “in aula”, anche se in realtà la cornice sarà quella più piacevole e confortevole di un caffé letterario, più almeno altrettanti appuntamenti di tutoring online, e verterà sul concepimento delle lingue da parte di Tolkien, sulla teoria del linguaggio che è anche alla base della nascita della civiltà elfica descritta nelle narrazioni, per poi passare all’esame da vicino dei meccanismi di base delle lingue elfiche. La formula è sperimentale e contiene elementi che la differenziano da tutte le altre occasioni del genere sin qui svolte, dunque, sia pur tenendo conto della preziosa esperienza accumulata nel corso delle numerose iniziative pionieristiche degli anni scorsi.

L’avvio di questa avventura si terrà l’11 dicembre prossimo, in occasione di un nuovo appuntamento d’eccezione in terra emiliano-romagnola: la Piccola Osteria del Borgo di Dozza terrà a battesimo un nuovo gruppo musicale di ispirazione tolkieniana D.O.C., l’Andata e Ritorno in Musica di Giandil, che ci onoreremo di affiancare ringraziandoli di aver accettato il nostro invito ad esibirsi e a cui come simbolico concambio chiederemo qualche minuto di attenzione per annunciare in via ufficiale che l’appuntamento con tutti i linguisti tolkieniani emiliani è fissato per il prossimo 20 gennaio al Notturno Sud di via del Borgo di San Pietro a Bologna.

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ARRIVA PREPARATO! 

Per capire perché l’invenzione dei Linguaggi sia così fondamentale per le storie di Tolkien, ecco i consigli di lettura da chi terrà il corso. L’Elfico non è un semplice sistema linguistico coerente nella morfologia e nella sintassi, ma trova la sua ragione d’essere nel mito che vorrebbe raccontare. Per assumere il punto di vista di J.R.R. Tolkien e degli Elfi le cui favelle sono materia del corso si suggerisce l’acquisto o la consultazione di due volumi della collana Tolkien e dintorni di Marietti, ovvero Schegge di Luce. Logos e linguaggio nel mondo di Tolkien di Verlyn Flieger e un libro che si compone di scritti originali di J.R.R. Tolkien La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi.

Schegge di Luce. Logos e linguaggio nel mondo di Tolkien

Autore:  Verlyn Flieger

Il Signore degli Anelli era il brandello più brillante, ma pur sempre un brandello della mitologia che albergò nel cuore di Tolkien per tutta la sua vita, occupando sempre la sua ragione e i suoi sforzi. Verlyn Flieger ha ricercato il significato di questa brillanza nel glossopoieta, in quell’unico filologo che si applica creativamente e secondo una visione unitaria, metafisica, del linguaggio e del mito, all’invenzione del linguaggio; e nell’uomo con le sue certezze e sofferenze, nell’umanità degli Elfi. Come il prisma rifrange la luce e nello spettro la realtà si mostra distinta, così le parole discendono da un’unità semantica primeva che conserva il significato intatto, i cui molti riverberi in nuovi termini ne sono sfaccettatura. La teoria di Owen Barfield o di Barfield-Tolkien, nel Silmarillion riceve nuova attuazione nelle voci elfiche e di eco-in-eco, di parola-in-parola, si può percorrere il cammino del significato, dalla penombra per l’anelito alla luce.

 


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La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi

Autore:  J.R.R. Tolkien
Curatori: Roberto Arduini e Claudio Antonio Testi
Traduzione di Giampaolo Canzonieri, Gianluca Comastri, Roberto Fontana, Lorenzo Gammarelli, Alberto Ladavas, illustrazioni di Simona Calavetta

La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi è un libro unico al mondo perché per la prima volta raccoglie in un solo volume alcuni saggi di J.R.R. Tolkien apparsi su quattro differenti numeri della rivista americana Vinyar Tengwar. Soprattutto, per la prima volta i lettore italiano potrà vedere in tutta la sua inimmaginabile accuratezza il complesso metodo mitopoietico di Tolkien, nel quale linguaggio, filologia e letteratura si fondono assieme per sub-creare il meraviglioso e realistico mondo della Terra di Mezzo.

Leggi la prefazione

 


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