di Benedetto Ardini
Introduzione
Con l’uscita della recente serie TV Amazon sugli Anelli del Potere, una nuova fetta della mitologia tolkieniana è stata portata sullo schermo e all’interno di questo adattamento spicca l’elfa Galadriel. Le questioni emerse sulla canonicità o meno della sua storia rispetto ai libri di J.R.R. Tolkien ci offrono l’occasione di un approfondimento su chi sia questo personaggio e quale sia la sua evoluzione in accordo con i testi del Professore.
Il libro The Lord of the Rings fornisce solo alcuni elementi fondamentali di Galadriel e dà solo pochi indizi sul suo background nella Prima e nella Seconda Era. Un approfondimento maggiore si può avere da Silmarillion e Unfinished Tales, ma questi due, essendo solo delle raccolte e non volumi pensati per seguire in modo preciso lo sviluppo temporale dei testi tolkieniani, non rappresentano una fonte chiara ed esaustiva per studiare a fondo un personaggio complesso come Galadriel. Per arrivare ad avere un quadro completo diventa necessario consultare anche pubblicazioni successive come The Letters of J.R.R. Tolkien, The History of Middle-earth e The Nature of Middle-earth.
Considerando che (come affermò lo stesso Christopher Tolkien) la storia di Galadriel è indubbiamente quella che presenta i maggiori problemi nello sviluppo della mitologia della Terra di Mezzo1, l’enorme quantità di scritti disseminati in numerose pubblicazioni rende lo studio di questo argomento molto arduo. Ad ogni modo, data la grande accuratezza con cui Christopher Tolkien (insieme ad altri studiosi) ha pubblicato il corpus dei vari scritti del Professore, resta comunque possibile recuperare a posteriori con buona approssimazione un’evoluzione temporale dei vari elementi.
In questo articolo ci poniamo quindi il compito di presentare lo sviluppo della storia di Galadriel in senso cronologico e di guidare il lettore ordinatamente attraverso i testi in modo da fargli apprezzare il lavoro progressivo di J.R.R. Tolkien su questo aspetto della sua mitologia. In tale percorso partiremo dalla scrittura di The Lord of the Rings (iniziato a partire dalla fine degli anni ’30) arrivando fino alla morte del Professore (avvenuta nel 1973).
Per semplificare l’accompagnamento del lettore in una numerosa varietà di testi abbiamo individuato sette periodi principali dello sviluppo di Galadriel [ad ognuno dei quali sarà dedicato un articolo n.d.r.]:
- L’invenzione di Galadriel nel ‘Signore degli Anelli’ (anni 1941-1949)
- L’inserimento di Galadriel nel legendarium del Silmarillion (anni 1950-1954)
- Appendici e Seconda Era (anni 1955-1958)
- Galadriel all’interno della metafisica degli Elfi (anni 1959-1966)
- Il divieto (anno 1967)
- Gli scritti filologici (anni 1968-1969)
- L’ultimo periodo (anni 1970-1973)
Dato che le collocazioni temporali di molti dei testi presi in esame non possono essere individuate con precisione, gli anni associati a ciascun periodo sono da considerarsi indicativi (tollerando un margine di errore di qualche anno).
L’invenzione di Galadriel nel ‘Signore degli Anelli’ (1941-1949)
Disegno di Tolkien della runa old-english X (corrispondente alla G di Galadriel) sullo scrigno che Galadriel dona a Sam in The Fellowship of the Ring (si veda The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.261, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244)
TESTI TRATTATI IN QUESTA SEZIONE
(* anno indicativo ? elemento non chiaro – elemento non presente nel testo)
CONCETTO CHIAVE: Galadriel compare in The Lord of the Rings e diventa spunto per la costruzione della Seconda Era
Nel periodo tra la fine degli anni ’30 e tutti gli anni ’40, Tolkien si concentrò sulla creazione di The Lord of the Rings. Il suo sviluppo non fu affatto semplice e lineare: lo stesso autore, quando lo stava scrivendo, non aveva per nulla previsto come sarebbe stato nella sua forma finale, pubblicata solo tra il 1954 e il 1955. Come affermò egli stesso2, The Lord of the Rings fu il risultato di due componenti: (i) la richiesta del suo editore di scrivere un sequel di The Hobbit e (ii) il desiderio personale di pubblicare un testo con leggende eroiche inserite all’interno di quello che egli stesso definiva il legendarium dei Tempi Remoti (Prima Era) del Silmarillion3. Ad ogni modo, The Lord of the Rings (che tratta principalmente gli eventi della Terza Era della Terra di Mezzo) non fu solamente l’unione di questi due elementi, ma rappresentò un nuovo punto di espansione della mitologia tolkieniana con notevoli ripercussioni anche su quanto già sviluppato in precedenza nel legendarium. A tal proposito uno dei personaggi chiave emersi con The Lord of the Rings è sicuramente Galadriel.
Il personaggio di Galadriel comparve per la prima volta nel testo nel 19414 con la scrittura del capitolo Lothlórien di The Lord of the Rings5 dove lei e Celeborn sono già il Signore e la Signora dei Galadrim, il popolo di Lórien. A questo stadio i due elfi, entrambi stranamente caratterizzati da capelli color bianco6, sono considerati Noldor giunti da Aman, il Reame Beato, nella Terra di Mezzo, durante la Prima Era e, già dai Tempi Remoti, si erano stanziati a Lothlórien7: tutti questi sono elementi che verranno modificati da Tolkien e, come vedremo nel corso della nostra trattazione, alcuni non raggiungeranno mai una forma definitiva nella mente del Professore, nemmeno molti anni dopo la pubblicazione di The Lord of the Rings. Contrariamente a quanto avverrà con la maggior parte dei testi successivi su Galadriel, i capitoli di The Lord of the Rings che la vedono interagire con la Compagnia dell’Anello sono, tutto sommato, già ai primi sviluppi molto vicini alla versione finale8 che verrà raggiunta da Tolkien nel 19489.
Nel testo definitivo di The Lord of the Rings abbiamo i seguenti eventi/caratteristiche principali che riguardano Galadriel e Celeborn e la loro storia nei Grandi Giorni della Terza Era:
- Celeborn ha i capelli argentei mentre Galadriel di un oro profondo ed entrambi non mostrano segni di vecchiaia10;
- Galadriel, nel dialogo con Frodo allo Specchio, definisce il suo arrivo un Passo del Fato per gli Elfi i quali, a quel punto, sono destinati alla decadenza (sia se Sauron riconquistasse l’Anello sia se Frodo lo distruggesse)11;
- Galadriel resiste alla tentazione di prendere l’Anello per sè (“Tu mi daresti l’Anello spontaneamente! Al posto dell’Oscuro Signore vorresti mettere una Regina”12);
- con il rifiuto dell’Unico Anello Galadriel sceglie saggiamente di sminuirsi invece di aggirare il Passo del Fato cedendo alla tentazione del Male (“Mi sminuirò, andrò all’Ovest e rimarrò Galadriel”13);
- Galadriel dà dei doni a ciascun membro della Compagnia e, cantando Namárië, augura a Frodo di raggiungere il Reame Beato14;
- dopo la Caduta di Sauron Galadriel parte verso l’Ovest e finiscono la Terza Era e i Giorni degli Anelli15.
‘Galadriel’ di Ted Nasmith
Questi concetti rimarranno punti fissi nello sviluppo di Galadriel da parte di Tolkien: a partire da questi, il Professore lavorerà sul background del personaggio e sul suo completo inserimento nelle vicende del legendarium. Di particolare importanza è il concetto del Passo del Fato (già presente in un primo stadio di scrittura del testo di The Lord of the Rings16) che, come afferma Christopher Tolkien17, determinò la versione definitiva del rapporto tra gli Elfi e Sauron, dei Tre Anelli con l’Unico. Nelle prime versioni era Sauron stesso che creava da solo tutti gli Anelli del Potere18 ma, a seguito del passaggio dello Specchio di Galadriel, Tolkien sviluppò la storia in cui nella Seconda Era erano i fabbri elfici a forgiare gli Anelli con l’aiuto del Nemico (camuffato sotto mentite spoglie), salvo poi il successivo tentativo di quest’ultimo di creare l’Unico, tradendoli. Questo fatto è senz’altro interessante, perché ci fa vedere quanto importante sia stata Galadriel nel legame tra la storia principale del libro e il substrato mitologico che la sostiene: questo ci dà forse anche il motivo del perché Tolkien tornerà più volte sulla sua storia antecedente, anche dopo la pubblicazione di The Lord of the Rings.
I concetti presenti o deducibili dai soli capitoli di The Lord of the Rings che verranno invece superati oppure meglio approfonditi con testi successivi sono i seguenti:
- Galadriel e Celeborn sono entrambi Noldor19
- si sono stabilizzati a Lothlórien non subito, nei Tempi Remoti, ma solo successivamente in un periodo non definito (probabilmente dopo Re Amroth)20 – 21
- Celeborn, a detta di Galadriel, è il più saggio degli Elfi della Terra di Mezzo22.
Su questi punti Tolkien tornerà più volte e li muterà o espanderà: questo intricato processo sarà quello che cercheremo di seguire nei nostri articoli. Le domande, che sorgono spontaneamente dalla lettura dei capitoli di The Lord of the Rings, a cui cercheremo di dare risposta sono queste:
- Chi è Galadriel?
- Qual è la sua statura e importanza tra gli Elfi?
- Quando arriva nella Terra di Mezzo?
- Quando e dove incontra Celeborn? Quando e dove i due si sposano?
- Perché nella Seconda e nella Terza Era rimane nella Terra di Mezzo quando molti altri Elfi vanno ad Ovest?
Come vedremo, la risposta a queste domande non è per nulla banale e definitiva, perché Tolkien non raggiungerà mai uno stadio finale in tal senso.
È molto probabile che, prima della fine della scrittura di The Lord of the Rings, Tolkien stesse già lavorando ad una prima versione del testo Of the Rings of Power and the Third Age23 che verrà pubblicato quasi 30 anni dopo dal figlio Christopher nel Silmarillion. In questo abbozzo, coerentemente a quanto detto in The Lord of the Rings, Galadriel lascia il Beleriand (i luoghi adiacenti alla Terra di Mezzo che verranno inabissati alla fine della Prima Era), prima della caduta di Nargothrond, e, prima di tutti i Noldor, giunge nella Terra di Mezzo24. Questo, con buona probabilità, è lo stesso testo nominato da Christopher Tolkien nell’apertura del capitolo sulla Storia di Galadriel e Celeborn in Unfinished Tales: in questa sede Christopher sottolinea il fatto che, in tale versione dei fatti, si suppone Galadriel abbia lasciato il Beleriand da sola, prima della fine della Prima Era, e incontra Celeborn, considerato ora un elfo Nandorin (e non più un Noldo), solo successivamente, a Lórien25. Questo testo, senza dubbio, chiarifica l’espressione di Galadriel in The Lord of the Rings “[…] io valicai le montagne anzi la caduta di Nargothrond o Gondolin […]”26 ma segna l’inizio delle riflessioni di Tolkien su questo personaggio (e il suo incontro con Celeborn) che porteranno ad una varietà di diverse “tradizioni”. Per fare già ora un esempio, in questo testo a Galadriel viene associato l’attributo di ‘Regina’27 che verrà rigettato da Tolkien in testi successivi.
Un altro scritto di questo periodo (probabilmente del 194928), che va a chiudere quello che potremmo considerare come primo passo di sviluppo di Galadriel, è il Tale of Years of the Second Age (che entrerà all’interno dell’Appendice B di The Lord of the Rings nel 1955). Questo scritto annalistico ci dà l’informazione che già nel 750 della Seconda Era Galadriel e Celeborn dimoravano a Lórien29: indicazione che, come vedremo, sarà in accordo con le Appendici della prima edizione di The Lord of the Rings del 1955 ma che sarà radicalmente modificata nella seconda del 1966.
1“There is no part of the history of Middle-earth more full of problems than the story of Galadriel and Celeborn, and it must be admitted that there are severe inconsistencies ‘embedded in the traditions’; or, to look at the matter from another point of view, that the role and importance of Galadriel only emerged slowly, and that her story underwent continual refashionings.” (Unfinished Tales, Part Two, ch. IV The History of Galadriel and Celeborn, pag.220, Edition 1998)
2“They wanted a sequel. But I wanted heroic legends and high romance. The result was The Lord of the Rings…” (Humphrey Carpenter, The Letters of J.R.R. Tolkien, letter n°257)
3“[…] ‘mythology’ (or legendarium as he called it)” (The History of Middle-earth, vol.10, Morgoth’s Ring, Part Five, Myths Transformed, pag.369, Ebook Edition © August 2021 ISBN: 9780008363697)
4Afferma Christopher Tolkien riferendosi al padre J.R.R. Tolkien: “He himself declared, many years later, that he reached Lothlórien and the Great River late in 1941” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.261, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244)
5Scrive Christopher Tolkien: “It is seen that it was while my father was writing the ‘Lothlórien’ story ab initio that the Lady of Lothlórien emerged (p. 233); and it is also seen that the figure of Galadriel (Rhien, Galadrien) as a great power in Middle-earth was deepened and extended as he wrote.” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.250, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244). Il testo originario del capitolo raccoglieva in realtà il materiale che sarebbe stato successivamente suddiviso nei capitoli VI Lothlórien e VII The Mirror of Galadriel del libro secondo di The Fellowship of the Ring: “The next text, going back once more to the beginning of the chapter, carries the number XX, showing that the story of Galadriel’s Mirror had been separated off, as XIX ‘Galadriel’, from XVIII ‘Lothlórien’” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.272, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244)
6“Lord and Lady clad in white, with white hair. Piercing eyes like a lance in starlight.” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.233, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244)
7Commenta Christopher Tolkien: “The phrases ‘The lord and lady of Lothlórien are accounted wise beyond the measure of the Elves of Middle-earth’ and ‘For we have dwelt here since the Mountains were reared and the Sun was young’ strongly suggest that my father conceived them to be Elves of Valinor, exiled Noldor who did not return at the end of the First Age. The Noldor came to Middle-earth in exile at the time of the making of the Sun and the Hiding of Valinor, when the Mountains of the West were ‘raised to sheer and dreadful height’” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.263, note 12, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244). Di Galadriel viene detto che arriva insieme alla Maia Melian: “‘And I have dwelt here with him since the days of dawn, when I passed over the seas with Melian of Valinor; and ever together we have fought the long defeat.’” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.265, note 31, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244)
8È già presente il fatto che Galadriel guarda ciascun membro della Compagnia e a ciascuno sia posta una scelta tra l’oscurità e un’ambizione personale: “The account of the thoughts and sensations of the members of the Company as Galadriel looked at each in turn at first followed closely the text of the original draft […]” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.257, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244). Anche la vicenda dello Specchio è già presente: anche se inizialmente questo era associato a Celeborn poi venne subito cambiato in associazione a Galadriel (si veda The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.250, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244). Inizialmente era solo Frodo (e non anche Sam) che guardava nello Specchio (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.251-252, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244).
9Questo lo sappiamo da una lettera del 31 ottobre di quell’anno: “I managed to go into ‘retreat’ in the summer, and am happy to announce that I succeeded at last in bringing the ‘Lord of the Rings’ to a successful conclusion. Also, it has been read and approved by Rayner Unwin […]” (Humphrey Carpenter, The Letters of J.R.R. Tolkien, letter n°117)
10“Very tall they were, and the Lady no less tall than the Lord; and they were grave and beautiful. They were clad wholly in white; and the hair of the Lady was of deep gold, and the hair of the Lord Celeborn was of silver long and bright; but no sign of age was upon them, unless it were in the depths of their eyes; for these were keen as lances in the starlight, and yet profound, the wells of deep memory.” (J.R.R. Tolkien, The Lord of the Rings, The Fellowship of the Ring, book 2, ch.7 The Mirror of Galadriel, pag.354, Ebook Edition © August 2022 ISBN: 9780007322596).
11Questo è ciò che Galadriel dice a Frodo: “Do you not see now wherefore your coming is to us as the footstep of Doom? For if you fail, then we are laid bare to the Enemy. Yet if you succeed, then our power is diminished, and Lothlórien will fade, and the tides of Time will sweep it away.” (J.R.R. Tolkien, The Lord of the Rings, The Fellowship of the Ring, book 2, ch.7 The Mirror of Galadriel, pag.365, Ebook Edition © August 2022 ISBN: 9780007322596).
12J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Libro 2, cap.VII Lo Specchio di Galadriel, pag.558, ISBN 978-88-587-9031-1 © 2020 Giunti Editore S.p.a. / Bompiani
13J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Libro 2, cap.VII Lo Specchio di Galadriel, pag.559, ISBN 978-88-587-9031-1 © 2020 Giunti Editore S.p.a. / Bompiani
14Si veda J.R.R. Tolkien, The Lord of the Rings, The Fellowship of the Ring, book 2, ch.8 Farewell to Lórien, pag.356, Ebook Edition © August 2022 ISBN: 9780007322596
15Si veda J.R.R. Tolkien, The Lord of the Rings, The Return of the King, book 6, ch.9 The Grey Havens, pag.1029-1030, Ebook Edition © August 2022 ISBN: 9780007322596
16Si confronti il testo in questo stadio “See you not now why your coming is to us as the coming of Doom? For if you fail then we are laid bare to the Enemy. But if you succeed, then our power is minished and slowly Lothlórien will fade.’” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.252, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244) con il testo nella versione definitiva “Do you not see now wherefore your coming is to us as the footstep of Doom? For if you fail, then we are laid bare to the Enemy. Yet if you succeed, then our power is diminished, and Lothlórien will fade, and the tides of Time will sweep it away.” (J.R.R. Tolkien, The Lord of the Rings, The Fellowship of the Ring, book 2, ch.7 The Mirror of Galadriel, pag.365, Ebook Edition © August 2022 ISBN: 9780007322596). In una nota presente sempre nel materiale del capitolo originario Lothlórien Tolkien scrisse: “The power of the Elf-rings must fade if One Ring is destroyed.” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XII Lothlórien, pag.236, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244).
17Christopher Tolkien nota una pagina inserita nel manoscritto nel cui retro il padre sviluppò la storia della creazione degli Anelli del Potere nella forma definitiva: “This was further developed to the text of FR in an inserted rider that I think belongs to the time of the writing of the manuscript. On the back of this inserted page is the following […] It seems to have been on this page (in view of the rejected words ‘The One only did Sauron take as his reward’) that the final conception of the relation of the Rings of Power to Sauron emerged […]” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.259-260, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244).
18Si veda: “In the very ancient days the Ring-lord made many of these Rings: and sent them out through the world to snare people. He sent them to all sorts of folk – the Elves had many, and there are now many elfwraiths in the world, but the Ring-lord cannot rule them; the goblins got many, and the invisible goblins are very evil and wholly under the Lord; dwarves I don’t believe had any; some say the rings don’t work on them: they are too solid. Men had few, but they were most quickly overcome and …… The men-wraiths are also servants of the Lord.” (The History of Middle-earth, vol.6, The Return of the Shadow, The First Phase, ch. III Of Gollum and the Ring, pag.98, Ebook Edition © DECEMBER 2019 ISBN: 9780007348237).
19Per capire il perché è ragionevole considerare Galadriel e Celeborn dei Noldor sulla base dei soli capitoli di The Lord of the Rings si confronti il primo draft del testo “The lord and lady of Lothlórien are accounted wise beyond the measure of the Elves of Middle-earth, and of all who have not passed beyond the Seas. For we have dwelt here since the Mountains were reared and the Sun was young.” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.247, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244) e la prima correzione “‘… The Lord and Lady of the Galadrim are accounted wise beyond the measure even of the Elves of Middle-earth, and of all who have not passed beyond the Seas. For we have dwelt here since the mountains were reared and the sun was young.” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.257, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244) in cui Galadriel e Celeborn sono a Lórien fin dall’inizio con il testo definitivo di The Lord of the Rings in cui arrivano successivamente (Galadriel esplicitamente dice di aver passato gli Ered Luin prima della caduta di Nargothrond, Celeborn viene detto che dimorava all’Ovest quindi è da supporsi sia un Noldo come nella versione iniziale): “For the Lord of the Galadhrim is accounted the wisest of the Elves of Middle-earth, and a giver of gifts beyond the power of kings. He has dwelt in the West since the days of dawn, and I have dwelt with him years uncounted; for ere the fall of Nargothrond or Gondolin I passed over the mountains, and together through ages of the world we have fought the long defeat.” (J.R.R. Tolkien, The Lord of the Rings, The Fellowship of the Ring, book 2, ch.7 The Mirror of Galadriel, pag.356, Ebook Edition © August 2022 ISBN: 9780007322596).
20Il fatto che ci sia stato un regno precedente in Lórien non era probabilmente presente nella prima fase di scrittura del capitolo Lothlórien. Si confronti la frase nel primo sviluppo del capitolo Lothlórien “‘You are come to Coron [written above: Kerin] Amroth. For this is the mound of Amroth, and here in happier days his house was built.” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XII Lothlórien, pag.234, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244) con la stessa presente nel libro pubblicato in cui viene specificato un ‘reame antico’: “‘Behold! You are come to Cerin Amroth,’ said Haldir. ‘For this is the heart of the ancient realm as it was long ago, and here is the mound of Amroth, where in happier days his high house was built.” (J.R.R. Tolkien, The Lord of the Rings, The Fellowship of the Ring, book 2, ch.6 Lothlórien, pag.350, Ebook Edition © August 2022 ISBN: 9780007322596). Si confronti anche la prima versione del canto di Legolas su Nimrodel in cui viene detto che Amroth è un Signore Elfico “An Elven-lord he was of old before the birth of men when first the boughs were hung with gold in fair Lothlórien.” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XII Lothlórien, pag.223, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244) con quella del libro pubblicato in cui Amroth è chiamato Re Elfico “Of old he was an Elven-king, A lord of tree and glen, When golden were the boughs in spring In fair Lothlórien.” (J.R.R. Tolkien, The Lord of the Rings, The Fellowship of the Ring, book 2, ch.6 Lothlórien, pag.350, Ebook Edition © August 2022 ISBN: 9780007322596).
21Il rapporto tra Galadriel e Amroth in The Lord of the Rings non è molto chiaro. Il fatto che venga detto che Amroth sia un nome di origine Silvana lascia supporre che non ci sia una parentela tra i due e che Amroth sia stato Re di Lórien già molto prima dell’arrivo di Galadriel: “But Lorien, Caras Galadhon, Amroth, Nimrodel are probably of Silvan origin, adapted to Sindarin.” (J.R.R. Tolkien, The Lord of the Rings, Appendix F I The Languages and Peoples of the Third Age, Of the Elves, pag.1127, note 1, Ebook Edition © August 2022 ISBN: 9780007322596).
22Nei primi stadi erano entrambi saggi: non si sa per quale motivo Tolkien ridusse il ruolo della saggezza di Galadriel rispetto a Celeborn dato che in testi di sviluppo successivi sembrerebbe il contrario. Si confronti “[…] the Lord of the Galadhrim is accounted the wisest of the Elves of Middle-earth […]” (J.R.R. Tolkien, The Lord of the Rings, The Fellowship of the Ring, book 2, ch.7 The Mirror of Galadriel, pag.356, Ebook Edition © August 2022 ISBN: 9780007322596) con “The lord and lady of Lothlórien are accounted wise beyond the measure of the Elves of Middle-earth […]” (The History of Middle-earth, vol.7, The Treason of Isengard, ch. XIII Galadriel, pag.247, Ebook Edition © JUNE 2019 ISBN: 9780007348244)
23Nella lettera 115, che possibilmente fu scritta nel 1948, Tolkien parla di un testo Rings of Power: “I am distressed (for myself) to be unable to find the ‘Rings of Power’, which with the ‘Fall of Númenor’ is the link between the Silmarillion and the Hobbit world.” (Humphrey Carpenter, The Letters of J.R.R. Tolkien, letter n°115).
24“In one of the earliest texts of the work Of the Rings of Power and the Third Age my father wrote of Galadriel: ‘A Queen she was and lady of the woodland elves, yet she was herself of the Noldor and had come from Beleriand in the days of the Exile.’ To this he added subsequently: ‘For it is said by some that she was a handmaid of Melian the Immortal in the realm of Doriath’; but striking this out at once he substituted: ‘For it is said by some that she was a daughter of Felagund the Fair and escaped from Nargothrond in the day of its destruction.’ In the following text this was changed to read: ‘And some have said that she was the daughter of Felagund the Fair and fled from Nargothrond before its fall, and passed over the Mountains into Eriador ere the coming of Fionwë’; this in turn was altered to: ‘For she was the daughter of Felagund the Fair and the elder sister of Gil-galad, though seldom had they met, for ere Nargothrond was made or Felagund was driven from Dorthonion, she passed east over the mountains and forsook Beleriand, and first of all the Noldor came to the inner lands; and too late she heard the summons of Fionwë.’” (The History of Middle-earth, vol.12, The Peoples of Middle-earth, Part One, ch. VI The Tale of Years of the Second Age, pag.264, note 10, Ebook Edition © December 2022 ISBN: 9780007348299)
25“[…] it is certain that the earlier conception was that Galadriel went east over the mountains from Beleriand alone, before the end of the First Age, and met Celeborn in his own land of Lórien; this is explicitly stated in unpublished writing, and the same idea underlies Galadriel’s words to Frodo in The Fellowship of the Ring II 7, where she says of Celeborn that ‘He has dwelt in the West since the days of dawn, and I have dwelt with him years uncounted; for ere the fall of Nargothrond or Gondolin I passed over the mountains, and together through ages of the world we have fought the long defeat.’ In all probability Celeborn was in this conception a Nandorin Elf (that is, one of the Teleri who refused to cross the Misty Mountains on the Great Journey from Cuiviénen).” (Unfinished Tales, Part Two, ch. IV The History of Galadriel and Celeborn, pag.220, Edition 1998)
26J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Libro 2, cap.VII Lo Specchio di Galadriel, pag.544, ISBN 978-88-587-9031-1 © 2020 Giunti Editore S.p.a. / Bompiani
27“: ‘A Queen she was and lady of the woodland elves, yet she was herself of the Noldor and had come from Beleriand in the days of the Exile.’” (The History of Middle-earth, vol.12, The Peoples of Middle-earth, Part One, ch. VI The Tale of Years of the Second Age, pag.264, note 10, Ebook Edition © December 2022 ISBN: 9780007348299) “A queen she was of the woodland Elves, the wife of Celeborn of Doriath, yet she herself was of the Noldor and remembered the Day before days in Valinor, and she was the mightiest and fairest of all the Elves that remained in Middle-earth.” (The Silmarillion, Of the Rings of Power and the Third Age, pag.307, Ebook Edition © FEBRUARY 2011 ISBN: 9780007322565)
28Il testo in questione è chiamato T4 da Christopher Tolkien (The History of Middle-earth, vol.12, The Peoples of Middle-earth, Part One, ch. VI The Tale of Years of the Second Age, pag.243, Ebook Edition © December 2022 ISBN: 9780007348299). Si può risalire al periodo grazie a queste due note: “I think it extremely probable that this text T 4 (of which the part pertaining to the Third Age is very much longer) belongs in time with the texts F 2 and D 2 of the Appendices on Languages and on Calendars […]” (ivi, pag.251) “[…] F1, F2; D1, D2. I have no doubt at all that all four texts belong to the same time, which was certainly before the summer of 1950 (see p. 28 and note 1), and probably earlier: in fact, an envelope associated with D 1 is postmarked August 1949.” (The History of Middle-earth, vol.12, The Peoples of Middle-earth, Part One, ch. IV The Tale of Years of the Second Age, pag.169, Ebook Edition © December 2022 ISBN: 9780007348299)
29“750 […] Lórien was fairer and had the greater power; for Celeborn had to wife the Lady Galadriel of the Noldor, sister of Gil-galad [> sister of Felagund Gil-galad’s sire].” (The History of Middle-earth, vol.12, The Peoples of Middle-earth, Part One, ch. VI The Tale of Years of the Second Age, pag.245, Ebook Edition © December 2022 ISBN: 9780007348299)
Laureato in Ingegneria Fisica al Politecnico di Milano dove sta proseguendo la sua carriera come PhD. Fin da bambino è appassionato di Tolkien i cui libri rappresentano per lui uno stimolo e un accompagnamento fondamentali per la vita di tutti i giorni.